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Rinuncia al trattamento di fine mandato da parte degli amministratori
Venerdì, 20 Ottobre , 2017
L'Agenzia delle Entrate dedica la risoluzione n. 124/E del 13 ottobre 2017 al Trattamento di fine mandato (TFM) che è un'indennità corrisposta dalla società agli amministratori alla scadenza del loro mandato. Il suo ammontare è determinato attraverso una specifica previsione statutaria ovvero mediante delibera assembleare dei soci. Gli accantonamenti al fondo per il TFM sono fiscalmente deducibili in base al principio di competenza, prescindendo dal momento in cui l'indennità sia effettivamente pagata. La deducibilità è legata alla condizione che il diritto all'indennità risulti da un 'atto di data certa anteriore all'inizio del rapporto'. In caso contrario, la deduzione del costo avverrà nell'anno di effettiva erogazione dell'indennità medesima. Nel caso sottoposto all'attenzione dell'Agenzia delle Entrate, gli amministratori hanno unanimemente rinunciato al TFM e hanno chiesto di conoscere gli effetti fiscali derivanti da tali scelte sia in capo all'interpellante che in capo agli amministratori. La risoluzione distingue la rinuncia operata dagli amministratori soci da quella effettuata dagli altri manager. Per gli amministratori-soci non sono imponibili le rinunce a crediti dei soci nei limiti del costo fiscale dell'attivo rinunciato. In presenza di socio persona fisica non è ravvisabile alcuna differenza tra valore fiscale e valore nominale del credito, sicché la rinuncia non genererà alcuna tassazione sulla società. Sarà, invece, ordinariamente imponibile la rinuncia degli amministratori non soci trattandosi del venir meno di oneri dedotti dal reddito di esercizi precedenti. Con riferimento alla posizione dell'amministratore il documento di prassi amministrativa richiama il teorema 'dell'incasso giuridico' secondo cui la rinuncia ai crediti, oltre a incrementare il costo della partecipazione, può generare materia imponibile per il socio qualora riguardi crediti correlati a redditi tassati per cassa. A fronte della mancata tassazione della società, il socio dovrà dichiarare il reddito come se avesse incassato il TFM rinunciato. Nessun incasso giuridico, invece, per le rinunce degli amministratori non soci.
(Vedi risoluzione n. 124 del 2017)

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