Mercoledì, 18 Giugno , 2025 |
Macchinari e digitale, arriva il ‘clic day’ per i nuovi investimenti |
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Andrea Ducci - Corriere della Sera - pag.
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Da ieri pomeriggio è possibile prenotare il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali ad elevata tecnologia realizzati nel corso del 2025. L’obiettivo del piano Transizione 4.0 è quello di rendere le imprese italiane più inclusive, sostenibili, con focus particolare su innovazione, investimenti green e design. Il Ministero delle Imprese e del made in Italy ha stanziato 2,2 miliardi per questi investimenti. Già ieri sera, secondo le analisi di via Venero, le richieste arrivate sono superiori allo stanziamento di 2,2 miliardi. Il percorso di prenotazione del credito prevede tre diversi passaggi. Nel primo va predisposta la comunicazione preventiva con la trasmissione della domanda non oltre il 31 gennaio 2026. Nel secondo la conferma dell’acconto: entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva, l’impresa deve inviare una seconda comunicazione con la data e l’importo dell’acconto pari almeno al 20% dell’investimento. Il terzo step prevede che, ultimati gli investimenti, questo sia comunicato entro il prossimo 31 gennaio (per gli investimenti ultimati entro fine anno) o entro il 31 luglio 2026 per le ultimazioni entro il 30 giugno 2026. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘La prenotazione del bonus 4.0 va confermata entro il 17 luglio’ e ‘Tre le comunicazioni necessarie per accedere al credito d’imposta’ - pag. 32 e Italia Oggi: ‘Il 4.0 è ripartito’ - pag. 29)
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Superbonus, spesi 70 miliardi senza spinta extra sul Pil |
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Gianni Trovati - Il Sole 24 Ore - pag.
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Si moltiplicano le analisi sull’impatto macroeconomico del Superbonus. L’ultima realizzata da Paolo D’Imperio e Carlo Cignarella, punta a misurare l’impatto addizionale generato da Superbonus e Bonus facciate. Per misurare la spinta aggiuntiva offerta dagli sconti del 90% e del 110% non bisogna conteggiare tutte le spese incentivate, ma occorre provare a circoscrivere quelle nate solo grazie ai super sconti. Per farlo il paper ricorre al synthetic control method e mette a confronto il quadro domestico con quello di nove Paesi europei, caratterizzati da un ciclo economico simile, per capire come sarebbe stata l’Italia senza Superbonus e Bonus facciate. E arriva alla conclusione che circa il 38% della spesa superincentivata, ovvero 70 miliardi su 186, sarebbe stata affrontata dai contribuenti anche senza gli sconti del 90% e del 110%.
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La Zes accelera: bonus fiscali su 4 miliardi di investimenti |
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Gianni Trovati - Il Sole 24 Ore - pag.
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Nella delibera 23/2025 diffusa ieri la Corte dei conti certifica che accelera la macchina dei crediti d’imposta per gli investimenti delle imprese nella Zes unica del Mezzogiorno. Cresce il volume degli sconti fiscali riconosciuti per nuovi stabilimenti, aumentano quelli esistenti e si punta su innovazione di prodotto e processi produttivi. Diminuiscono i tempi di esame delle domande. Dal 1°marzo 2024 al 9 aprile 2025 sono state approvate 499 istanze, il 50,8% di quelle presentate. Altre 221, il 22,5% sono state annullate o respinte, mentre a quella data erano ancora sotto esame 263 pratiche. Per chi è ancora in attesa, però, i tempi medi si accorciano. A partire dal 1°marzo 2024 la risposta è arrivata in media 53,7 giorni dopo il deposito della domanda. Ultimo dato procedurale: i ‘non possumus’ pronunciati quando il progetto non sembra rispettare i requisiti per il credito d’imposta sembrano poggiare su motivazioni solide, visto che finora i ricorsi arrivati a sentenza hanno riconosciuto le ragioni dell’amministrazione.
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Nel Terzo settore dal 2026 nuovo fisco al debutto |
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Ilaria Ioannone, Gabriele Sepio - Il Sole 24 Ore - pag.
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Dal prossimo anno cambia il regime fiscale del Terzo settore. Lo conferma il decreto legge n. 84/2025 pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale che mette in ordine il quadro fiscale degli enti del Terzo settore definendone il termine di decorrenza. L’efficacia delle nuove misure fiscali attendeva l’autorizzazione UE, poi superata con la comfort letter del 7 marzo, che ha confermato la compatibilità con le norme sugli aiuti di Stato. L’articolo 8 del decreto fissa l’applicazione delle nuove norme al primo periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2025. Le nuove regole includono: l’articolo 79 per la classificazione commerciale degli Ets; l’articolo 80 per il regime forfettario; e gli articoli 84-86 per Odv e Aps, che beneficiano di regimi agevolati. Le imprese sociali vedranno esenti da imposizione gli utili reinvestiti. Restano da definire gli incentivi fiscali per chi investe nel Terzo settore.
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Acconti Irpef a tre aliquote per i contribuenti con il 730 a debito |
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Marcello Tarabusi - Il Sole 24 Ore - pag.
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La Camera ha dato il via libera definitivo alla conversione in legge del Dl 55/2025 che fa sparire definitivamente il disallineamento tra le nuove regole Irpef e la norma transitoria sull’acconto 2025. In questo modo chi presenta il 730 senza sostituto dovrà versare entro il 30 giugno l’acconto Irpef 2025 calcolato in base ai tre scaglioni Irpef in vigore e non alla curva delle aliquote 2023. Lo stesso vale per chi presenta il modello Redditi e non è soggetto a Isa. Nella precompilata gli acconti sono già calcolati in modo corretto. Con il Dl 55/2025, entrato in vigore lo scorso 24 aprile, è stata soppressa la maggiorazione dell’acconto 2025 e ripristinate le regole ordinarie di calcolo, basate sull’imposta dovuta per l’anno precedente o su quella prevista per l’anno in corso. Con la conversione in legge viene stabilizzato il riferimento alle tre sole aliquote in vigore: se ne dovrà tenere conto nella liquidazione dei versamenti in scadenza il 30 giugno che riguarda tutti i soggetti che non applicano gli Isa. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Dl acconti Irpef, via libera definitivo’ - pag. 26)
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Sindaco unico, sì condizionato |
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Luciano De Angelis - Italia Oggi - pag.
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La Fondazione nazionale dei commercialisti, ieri, ha pubblicato sul sito del Cndcec un documento dedicato alla disciplina degli incarichi. Il suo titolo è: ‘Sindaci e revisori: la nomina del tribunale e la disciplina degli incarichi nelle srl’. Dal documento emerge che prima di accettare l’incarico assegnato dai tribunali, i sindaci unici delle Srl dovranno opportunamente valutare la congruità dei compensi proposti in relazione, non solo all’attività di sindaco, ma anche a quella di revisione da effettuare. In relazione alla mancata attribuzione del compenso, il professionista nominato dal tribunale dovrebbe contattare la società e presentare alla stessa un preventivo di massima determinando il compenso. Essendo incaricato anche della revisione legale, il professionista provvederà a redigere anche una lettera d’incarico. Il compenso dovrà essere distintamente valutato in merito all’attività di sindaco tendendo conto della professionalità, dell’esperienza e l’impegno con il quale il sindaco deve svolgere l’incarico, rispetto all’attività di revisione legale che il sindaco è tenuto a svolgere.
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Rottamazione 4, via ai controlli |
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Giuliano Mandolesi - Italia Oggi - pag.
26 |
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha avviato la campagna di controlli sulle comunicazioni inviate ai contribuenti ammessi alla rottamazione quater. Le lettere indicano il debito residuo aggiornato, spesso non noto al momento della presentazione della domanda, eventuali carichi esclusi e il numero di rate concesse. In caso di errori, il contribuente ha 60 giorni per presentare ricorso. Il calcolo del debito tiene conto dei pagamenti effettuati fino alla data indicata nella comunicazione (es. 30 maggio 2025). Pagamenti successivi devono essere segnalati direttamente agli uffici AdER. Attenzione anche a carichi esclusi per errore e piani di rate errati. È possibile modificare il piano di pagamento, saldando il debito in un’unica soluzione presso gli uffici territoriali.
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Cfc, il dl fisco modifica su 4 livelli |
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Gianluca Stancati, Giosuè Manguso - Italia Oggi - pag.
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Il Dl Fisco (n. 84 pubblicato sulla G.U. di ieri) modifica la disciplina CFC in quattro ambiti principali. Viene definito il criterio per attribuire la quota di imposta minima nazionale (QDMTT) alla controllata estera, utile al calcolo dell’Effective Tax Rate, tenendo conto della Global Minimum Tax. In mancanza di regole locali, si userà un criterio proporzionale basato sui redditi. Viene rivista anche l’opzione per il versamento dell’imposta sostitutiva al 15%: se esercitata, consente di evitare l’applicazione della disciplina CFC e trattare i dividendi con il regime ordinario. L’interpello diventa probatorio, con riferimento aggiornato all’art. 11, lett. e) della L. 212/2000. Infine, si introduce la possibilità di detrarre il credito per l’imposta minima nazionale estera secondo i criteri dell’art. 165 TUIR. Le modifiche si applicano dal periodo successivo al 29 dicembre 2023.
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Non-dom, Londra fa marcia indietro per evitare la fuga dei super ricchi |
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Matteo Rizzi - Italia Oggi - pag.
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Londra fa marcia indietro sui non-dom. Per frenare la fuga dei super ricchi cambia l’imposta di successione. Il Regno Unito potrebbe infatti rivedere l’imposta sulle successioni applicata ai patrimoni esteri dei c.d. non-doms, i contribuenti residenti ma non domiciliati nel Paese, per evitare una vera e propria emorragia di capitali e investitori. Lo riporta il Financial Times, citando fonti governative, secondo cui il Tesoro britannico starebbe valutando l’ipotesi di allentare uno degli aspetti più contestati dalla riforma fiscale entrata in vigore ad aprile: l’estensione al 40% dell’imposta di successione sull’intero patrimonio mondiale dei non-dom.
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Scontrino fiscale verso l’addio |
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Cristina Bartelli - Italia Oggi - pag.
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La commissione Finanze della Camera ieri ha approvato una risoluzione sui pos e scontrini fiscali che invita il Governo a dire addio allo scontrino fiscale di carta. Stop, dunque, alla stampa che inquina e non va smaltita nella carta come erroneamente molti fanno. Via libera, invece, all’invio della ricevuta digitale potenziando l’utilizzo di registratori di cassa che oltre alla trasmissione all’Agenzia delle Entrate dovranno inviare anche al cliente la copia digitale. Il pensionamento degli scontrini dovrebbe avvenire con graduale introduzione, a partire dal 1°gennaio 2027. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Scontrini, spinta dal Parlamento per lo stop graduale alla stampa’ - pag. 33)
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